Università o lavoro? Lavoro o università? Forse entrambe? Forse nessuna delle due?
Sperimentare una leggera crisi esistenziale post-maturità è praticamente un rito di passaggio!
Vogliamo iniziare questo articolo con una citazione tratta dal film “The Big Kahuna” (correte a vederlo se non lo avete già fatto) che dice:
“Le persone più interessanti che conosco a vent’anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno“.
Questa citazione ci ricorda che non è necessario avere tutto chiaro fin dall’inizio. Quindi, prima di farvi prendere dall’ansia per la scelta tra studio e lavoro o della facoltà da scegliere, vogliamo sottolineare quanto sia inutile preoccuparsi eccessivamente per voi o per i vostri figli.
Ricordate sempre che esiste la possibilità di sbagliare, tornare indietro, cambiare direzione e fare ciò che si vuole della propria vita, in qualsiasi momento.
Quello post-maturità non è il momento di preoccuparsi, ma piuttosto di sperimentare, iniziare a capire cosa si vuole e mettersi alla prova.
È sicuramente una scelta importante, ma sarebbe irrealistico pensare di pianificare tutta la propria vita a 18 anni, in piena adolescenza.
Questa è un’età di grandi cambiamenti e scoperte. Tra i 18 e i 23 anni si è all’apice della maturazione e dello sviluppo mentale, quindi ambizioni ed idee potrebbero cambiare più di una volta. Non c’è nulla di male nello sbagliare scelta o nel non sapere bene cosa si vuole.
Certo, come direbbe Luciano Ligabue:
“E c’è chi non ha avuto mai, nemmeno un dubbio mai, nemmeno un dubbio mai” (Si, oggi siamo in vena di citazioni);
Per cui ci sarà chi ha già, magari da molto tempo, ben chiaro cosa fare della propria vita: Studi, aspirazioni, vita privata e calzini da indossare martedì prossimo. Ottimo!!!
Vi consigliamo comunque di continuare a leggere questo articolo, che è diretto soprattutto agli indecisi, coloro che non hanno la benché minima idea di quale strada seguire.
Analizzeremo i pro ed i contro delle varie scelte, approfondendo anche la possibilità di seguire alcuni sentieri diversi dagli standard.
Università: Pro e contro
Vale la pena fare l’Università? Una scelta che può sembrare difficile, ed in effetti lo è! Vediamo insieme i pro ed i contro del percorso accademico:
Vantaggi dell'Università
- Opportunità di carriera: Un diploma universitario non è solo un pezzo di carta; rappresenta una chiave che apre molteplici porte nel mercato del lavoro. Molti ruoli richiedono specifiche competenze tecniche e teoriche che vengono acquisite attraverso gli studi universitari.
- Esperienza per i pendolari: Andare all’università e vivere lontano da casa per continuare a studiare offre l’opportunità di sviluppare abilità pratiche, come la gestione della propria economia domestica e l’apprendimento di come prendersi cura di sé senza il supporto della famiglia. Finalmente, il mistero di come i vestiti ricompaiano miracolosamente puliti e profumati nella stanza verrà svelato.
- Sviluppo personale: Anche se l’intelligenza, inclusa quella teorica, non dipende dal titolo di studio, è importante ricordare che il cervello funziona come un muscolo. Pertanto, un allenamento continuo può solo migliorarne le funzioni.
- Rete di contatti: Costruire relazioni con compagni di corso, professori e professionisti non può che essere utile per la futura carriera. Inoltre l’università è un vero zoo sociale: destra, sinistra, ambientalisti, animalisti, terrapiattisti ecc… Li troverete tutti lì.
Svantaggi dell'Università
- Costo e durata: Studiare all’università è un impegno a lungo termine che può essere molto costoso. Tra tasse universitarie, alloggio, libri ed altre spese, il costo totale può essere proibitivo, spingendo gli studenti ad accumulare debiti.
- Indipendenza economica: Anche se l’esperienza universitaria può essere arricchente, essa ritarda l’entrata nel mercato del lavoro a tempo pieno, posticipando così la possibilità di guadagnare un salario completo e di diventare economicamente indipendenti.
- Non garantisce un impiego: Ottenere un titolo universitario non assicura automaticamente un impiego nel campo di studio. La disconnessione tra formazione accademica e richiesta nel mercato del occupazionale può rendere difficile trovare un impiego che si allinei con la formazione ricevuta. (link lavoro oggi vs ieri)
- Stress e pressione: Esami, progetti, scadenze… Il pacchetto completo per un cocktail di stress.
Lavoro: Pro e contro
Saltare direttamente nell’universo del lavoro può sembrare come tuffarsi in mare aperto senza salvagente, ma ha i suoi vantaggi!
Vantaggi del lavoro
1.Indipendenza economica: Iniziare a lavorare significa guadagnare subito, offrendo una dose precoce di indipendenza finanziaria.
2.Maturità precoce: Scoprire il mondo degli adulti prima degli altri ed imparare a navigare le acque talvolta turbolente della vita lavorativa può essere un vantaggio immediato.
3.Esperienza pratica: Lavorare in diversi ambienti, come l’agricoltura, l’edilizia o l’industria dell’ospitalità, offre un’esperienza pratica ed immediata, molto apprezzata dai recruiters
4.Formazione aziendale: Molte aziende investono in programmi di formazione per i dipendenti, che possono includere certificazioni, corsi di aggiornamento e possibilità di avanzamento, il che è vantaggioso per chi non ha un titolo universitario.
Svantaggi del lavoro
1.Vita sociale: Tra orari lavorativi, stanchezza fisica e possibili straordinari il tempo per amici e passioni può ridursi drasticamente.
2.Limitazioni di carriera: Inutile girarci intorno; senza qualifiche specialistiche, potreste raggiungere un tetto di vetro nella carriera che impedisce di avanzare oltre certi livelli.
3.Stipendi iniziali inferiori: Spesso, senza un titolo di studio superiore, gli stipendi iniziali possono essere molto meno allettanti, così come le condizioni contrattuali.
4.Emigrazione necessaria: Specialmente nel sud Italia, si potrebbe essere costretti a lasciare la propria terra natale in cerca di migliori opportunità lavorative.
Conciliare studio e lavoro
Che sia per una necessità economica o per una crescita personale, combinare studio e lavoro è una sfida ardua, ma non impossibile. Con la giusta determinazione e seguendo questi punti, è possibile raggiungere un equilibrio che non conduca alla pazzia.
- Trovare il lavoro giusto: Lavorare otto ore al giorno e studiare può essere quais irrealistico. È consigliabile cercare un impiego part-time, a chiamata o come freelance per avere la massima flessibilità possibile. Ovviamente l’ideale sarebbe riuscire a trovare un impiego legato al proprio campo di studi, in modo da unire teoria e pratica.
- Organizzazione del tempo: Ridurre al minimo le ore sprecate sui social media o in altre attività poco produttive. Pianificare attentamente le giornate, assegnando tempi specifici per lo studio, il lavoro ed il riposo seguendo rigorosamente il programma stabilito.
- Fissare delle priorità: Ci saranno momenti in cui sarà necessario mettere da parte una delle due attività. È fondamentale stabilire delle priorità che possono variare in base ai periodi ed agli impegni. Riconoscere quando è il momento di concentrarsi maggiormente sullo studio e quando invece dedicarsi di più al lavoro.
- Conoscere i professori: È importante capire il tipo di professori presenti. Alcuni potrebbero limitarsi a ripetere quanto presente nei testi o nelle slide, mentre altri offriranno spiegazioni più dettagliate. Allo stesso modo, ci saranno insegnanti che non controlleranno la presenza in aula, mentre altri saranno più attenti e cercheranno di coinvolgere gli studenti.
Conoscere queste dinamiche aiuta a decidere quali lezioni si possono saltare occasionalmente e quali invece sono indispensabili.
- Creare una rete di amicizie: “Chi è ricco di amici… è ricco di amici” (Paolo Bitta).
Avere le giuste amicizie all’università è un enorme vantaggio. Permette di ottenere appunti, slide e spiegazioni extra, facilitando il percorso di studi, oltre ad avere dei pilastri con cui superare le sfide che il mondo vi presenta.
L'importanza dei corsi professionali nel mercato del lavoro
Ed esplorare un percorso completamente nuovo? Esistono innumerevoli possibilità da considerare e scoprire, tra queste, i corsi e le scuole professionali giocano un ruolo fondamentale. Questi istituti offrono formazione specifica immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.
Oggi, la vasta gamma di corsi disponibili rende più semplice scegliere in base alle proprie inclinazioni e competenze. Molti di questi enti propongono inoltre un inserimento graduale nel mercato del lavoro attraverso stage e tirocini retribuiti. L’ideale sarebbe condurre una ricerca per identificare un corso che combini le richieste del mercato con le proprie preferenze ed abilità.
Prendiamo, ad esempio, il settore digitale, un mercato in rapida espansione che non è ancora completamente saturato dalle università. Per entrare in questo ambito, non è necessario un percorso universitario tradizionale.
I corsi, soprattutto quelli ITS (possibile citazione sponsor) riconosciuti dal MIUR, possono essere un ottimo trampolino di lancio verso professioni come Social Media Marketer, SEO Specialist, Designer, Data Analyst, esperto di sicurezza digitale, Copywriter, e-commerce manager e molti altri ancora.
In particolare, la figura dello sviluppatore, nonostante possa sembrare più complessa ed articolata, offre innumerevoli sbocchi professionali.
Il marketing digitale si estende su vari rami, in un mercato in continua crescita che offre grande flessibilità, considerando anche che molte aziende permettono il lavoro da remoto.
E perché non considerare anche le professioni tradizionali che non tramontano mai? Barbieri, panettieri, stilisti… Il mondo dei corsi professionali è vasto e variegato. L’importante è affidarsi a enti competenti che possano realmente supportare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Esplorare queste opzioni può aprire nuove prospettive ed opportunità, permettendo di trovare la propria strada con fiducia e determinazione
Percorsi alternativi
Lo abbiamo anticipato poche righe fa: Il periodo post-maturità non è un momento per preoccuparsi eccessivamente del futuro, ma piuttosto per esplorare, scoprire il mondo e, soprattutto, se stessi! E quale modo migliore per farlo se non viaggiando?
Non parliamo di quel classico viaggio post-diploma di cinque giorni; quello in cui si perdono i sensi il primo giorno e si riacquisiscono solo una volta rientrati a casa.
Parliamo invece di un’avventura all’estero, di settimane o addirittura mesi, in cui immergersi completamente in un’altra cultura.
Apprendere nuove lingue, esplorare differenti modi di pensare, di vivere e soprattutto scoprire cos’è veramente la libertà.
E no, non preoccupatevi per i soldi.
Esistono numerose organizzazioni come Workaway, WWOOF, e HelpX che facilitano l’incontro tra host e viaggiatori. In cambio di 4 o 5 ore di lavoro giornaliero, avrete diritto a vitto e alloggio e talvolta anche ad un piccolo compenso.
Potreste ritrovarvi a:
- Aiutare nella manutenzione di un rifugio alpino nelle montagne svizzere.
- Collaborare con un produttore di vino nelle campagne francesi.
- Supportare l’attività di una scuola di surf sulle coste del Portogallo.
- Contribuire alle iniziative di un centro per la conservazione marina in Australia.
- Partecipare alla gestione di un ostello in Giappone.
- Dare il vostro contributo in un progetto artistico in Brasile.
Le opzioni sono praticamente infinite.
Un’esperienza di questo tipo non solo vi arricchirà, ma potrà anche chiarirvi le idee sul futuro, aprendovi a possibilità che magari non avevate mai considerato.
Prendetevi il vostro tempo, perdetevi per il mondo e non abbiate troppa fretta.
Questo è il momento di esplorare, di crescere e di scoprire chi volete diventare.
Conclusioni
In questo crocevia della vita, che si scelga l’università, il lavoro diretto o i corsi professionali, c’è un elemento che rimane costantemente cruciale: Capacità trasversali
Indipendentemente dalla direzione presa, soft skills come la leadership (link articolo leadership), la comunicazione, l’empatia, la gestione del tempo, ecc… si rivelano fondamentali.
Padroneggiarle permette di affrontare ogni scelta con sicurezza e determinazione.
Le soft skills equipaggiano per navigare con successo attraverso le incertezze e le sfide, rendendo chi le possiede un candidato versatile e resiliente ad ogni scenario.